si tratta di una notizia falsa, non è la suoneria del telefonino
ma un telefono usato insieme ad un impianto di amplificazione portatile.
Ha suscitato molto scalpore nel web e sui vari social network la storia di un uomo che si è visto applicare dalla Siae una multa per la suoneria del cellulare. A divulgare la notizia è stata proprio la presunta vittima Mario Rossi, un macellaio della Campania,
il quale si è molto indispettito per aver subito un’ispezione dopo che era squillato nella macelleria il telefono di una sua dipendente.
Si fa presente che di solito la Siae non va a multare per un semplice squillo: lo smartphone era un impianto di amplificazione portatile che fungeva da mini stereo ed era collegato alle casse. Quindi la “fantomatica” multa che si è persa tra le varie versioni diffuse in rete e con protagonisti diversi è stata per la suoneria del cellulare.
Non bisogna alimentare questo tipo di storielle o creare allarmismi poichè è da un bel pezzo che nei telefonini è possibile inserire una melodia. Persino nei vecchi modelli si poteva copiare lo spartito e personalizzare le suonerie, figuriamoci con tutte le nuove tecnologie… Si ripete è meglio evitare di creare farlsi allarmi e invadere i vari social e le varie caselle di posta elettronica con questi messaggi che sono del tutto infondati e generano malumori senza avere una vera base concreta.
Nessuno quindi di solito va a multare un tizio per la suoneria dello smarphone.
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