Il sistema operativo Mac si è dimostratio negli anni, un esempio commerciale della potenza mediatica delle corporation,
avrete certamente letto le dichiarazioni di Richard Stallman di Linux e della Community legata a Linux e allo sviluppo del software in modalità open source linux based.
Cosa significa per i linuxiani il mondo mac ? che impatto ha la mela nelle loro vite ? nulla, meno di zero ! il sistema osx è come una mela ovvero una palla tonda che rotola
rotole e avvolge tutti inconsapevolmente in una realtà fatta di gabbie dorate.
I ricercatori eset e quelli di sophos nella loro attività volta al monitoraggio della rete e dei fenomeni che la circondano hanno scovato la presenza di una backdoor che deriva da
Una vecchia backdoor di Linux, trasportata su Mac OS attraverso un porting, tale tecnica è stata rielaborata per creare un nuovo trojan chiamato OSX/Tsunami-A.
Questo malware sfrutta una variante di Troj/Kaiten, un trojan per Linux progettato per inserirsi in un computer e rimanere collegato a un canale IRC in attesa di istruzioni.
che impatto potrebbe avere ? semplice avere a portata di mano intere reti di computer per lanciare attacchi su larga scala. Chi potrebbe avere interesse a diffondere tale virus nei sitemi mac ?
Probabilmente pirati informatici che hanno la necessità di creare un esercito di computer necessario a lanciare ciber attacchi ad obbiettivi sensibili.
“Tipicamente del codice come questo è usato per radunare i computer compromessi in un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) contro un sito web” scrive infatti Graham Clueley sul blog Naked Security di Sophos. Questo tipo di attacco può essere una dimostrazione fine a sé stessa, oppure lo strumento per penetrare delle difese di un certo sito per poi compiere altre azioni, che vanno dal defacing al furto d’informazioni. OSX/Tsunami tuttavia è più complesso, perché può eseguire diverse istruzioni oltre al citato attacco DDoS, tra cui l’accesso diretto ai contenuti del computer infetto.
Non è chiaro tuttavia in che modo Tsunami possa finire su un sistema Mac OS. È certamente possibile nel caso di un accesso fisico al computer, ma non è detto che una buona operazione di social engineering non riesca convincere gli utenti meno smaliziati a installare software pericoloso. Che significa ? si potrebbe tentare di indurre l’utente ad installare questo malware in diversi modi, primo fra tutti si potrebbe utilizzare la tecnica del SEO poisoning attack ( sfruttare siti ben piazzati nei motori di ricerca per diffondere il malware su larga scala).
Ma questo è già avvenuto nel mondo mac ricorderete Macdefender che nel maggio 2011 mutò il nome in Mac Guard per infiltrare la sua payload nel sistema target….
ma come avveniva ? il file avSetup.pkg scaricato inconsapevolmente veniva eseguito, questo falso antivirus, non chiede la password di amministratore, viene installato nella cartella Applicazioni. un downloader chiamato avRunner, che si avvia automaticamente. Allo stesso tempo, il pacchetto di installazione si cancella non lasciando alcuna traccia del programma di installazione originale.
il finto antivirus veniva scaricato con l’applicazione avRunner da un indirizzo IP (nascosto con tecniche steganografiche), Sullo schermo dell utente colpito cominceranno ad apparire pop-up pornografici e di un software per la rimozione delle infezioni in versione premium da acquistare tramite carta di credito, in modo da spingere l’utente a fornire i dati da sottrarre.
Ma tornando a Tsunami per il momento non rappresenta un pericolo per gli utenti Mac, anche perché dev’essere ancora analizzato a fondo.
Che dire del trojan persistente Flashback.c propoposto come finto aggiornamento di sicurezza che è in grado di installarsi in modo eprsistente su osx ??
Il consiglio che potrei dare è quello di non affidarsi ciecamente alle “prodezze” e agli spot commerciali.. poichè non è poi così difficile ottenere l’accesso delle credenziali di accesso tramite script dell’ultima versione di osx specialmente se upgradato… 🙂
Quindi Tsunami è senza dubbio una ragione d’interesse per tutti gli esperti di sicurezza e di sistemi operativi, perché è il primo malware per Mac OS X che sfrutta una falla derivata dai sistemi *nix (Mac OS è infatti basato su Unix).
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