Ha ottenuto il via libera in Italia la sperimentazione di un riso geneticamente modificato in modo da contenere un vaccino. La sperimentazione è stata autorizzata dal ministero per le Politiche agricole in seguito alla revisione dei protocolli sperimentali di ricerca. “Il riso biotech con il “vaccino”, per il momento, non verrà coltivato in Italia” commenta in una nota la Cia che aggiunge: “Nel nostro Paese, infatti, le sperimentazioni in campo aperto sono bandite dal 2007. Questo non significa che siamo ostili alla ricerca, ma al contrario vorremmo che fosse sviluppata, dove possibile, per offrire le dovute garanzie di “non contaminazione” a quei produttori che operano con metodi convenzionali, biologici o biodinamici”.
Della stessa opinione Verdi Ambiente e Società (VAS) che definisce la notizia una “bufala”: il riso biotech contenente un vaccino non sta per sbarcare nei campi italiani. O almeno, l’iter che potrebbe portare tale Ogm nei campi italiani a fini sperimentali è ancora lungo e non è per niente scontato. A richiedere l’autorizzazione è stata una ditta sementiera (molto probabilmente una delle “big corporation” tristemente famose per i danni dell’agrochimica) che ha già sperimentato il suo prodotto tecnologico in laboratorio. La sperimentazione in campo necessita, invece, di un’autorizzazione specifica dei rappresentanti delle Regioni e dei Ministeri. I Protocolli sperimentali, che avrebbero dovuto aprire la strada alla sperimentazione in campo aperto, sono stati bocciati nel 2007 e attualmente sono in una fase di “revisione”.
fonte: help consumatori (l’agenzia delle associazioni)
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