L’ingegnere è un mammifero che appartiene alla famiglia dei “homus studiosus solitarius (onanisticus)” vive in continua transumanza (casa-politecnico-casa) ed è possibile incontrarne un esemplare nel territorio delimitato da Corso Duca degli Abbruzzi, Corso Castel Fidardo e Corso Einaudi, luogo in cui ha sede il Politecnico di Torino.Qui l’ingegnere si aggira per i corridoi timoroso di poter incontrare un esemplare dell’altro sesso che potrebbe trasformarlo nella razza fancazzisticus temendo così di essere allontanato dal suo Branco entro pochi mesi.
L’ingegnere si ciba di onde Wi-Fi presenti in grande quantità nei due Kilometri attigui al suo abithat e che lui gelosamente sintetizza grazie al suo PORTATILE, prezioso e inseparbile compagno di vita. Non è raro infatti vedere esemplari di questa specie gelosamente abbracciata al loro laptop temendo che uno qualsiasi degli altri membri del branco possano usarlo o contestargli l’ultimo upgrade installato di Linux Ubuntu.
Compiuti però i 5 anni di svezzamento all’interno del Politecnico, l’ingegnere è ormai pronto ad affrontare la dura realtà del mondo: da questo momento l’ingegnere si trasforma, il suo atteggiamento diventa quello represso negli anni di studio con la piccola differenza che ormai l’età è già quella matura. Non è raro,perciò, vedere l’ingegnere veteranus dimenarsi in feste per 18enni, 19enni oppure fare il giovane nonostante sia conscio della sua non più tenera età.
All’interno del branco, però, ormai l’ingegnere veteranus ha acquisito credibilità è tutti lo venerano quasi con timore e allora è qui che da il meglio di sè:
Come un pavone non perde occasione per mostrare al suo auditorio la sua carriera scolastica che sciorina continuamente sottolineando che LUI si è laureato in 5 anni netti come solo il 5% fa e ostenta anche con superbia una fantomatica vita sociale associata allo studio, costituita anche da un discreto pubblico femminile che, a suo dire, lo intratteneva sostituendosi alle noiose lezioni al politecnico delle quali LUI non ha mai avuto bisogno.
Al vulgus, invece, si rivolge sempre con aria di spiccata saccenza conscio di padroneggiare argomenti dei quali la maggioranza ignora perfino l’esistenza (Termodinamica dei fludi e delle macchine per le bioimmagini ad esempio) L’ingegnere a conclusione dei suoi succesivi stadi conclude poi il suo iter vivendi trovando la donna ideale:
In genere il gentil sesso sente un forte richiamo per l’ingegnere attirate principalemte da quella sua sicurezza nei confronti del mondo ma in particolar modo dallo stipendio, in genere ben farcito, e dal 32 piedi ormeggiato sulla riviera ligure. Generalmente l’ingegnere adora avere una prole numerosa convinto di poter crescere tanti piccoli Homus studiosus ma dopo i primi anni di svezzamento si accorgerà che la perfezione è impossibile raggiungerla per i suoi figli in quanto l’unico perfetto al mondo è LUI! Per questo motivo ben presto con i suoi simili nonchè colleghi continuerà a pavoneggiarsi apostrofando i pargoli come inutili fabbriche di merda.
Fate attenzione se anche in famiglia da voi sta crescendo un piccolo ingegnere seguitelo e cercate di portarlo al più presto presso gli enti preposti alla sua cura.