COMO: CHIEDONO SOLDI PER ACQUISTARE MEZZI Croce Rossa Italiana: NON DATE NULLA, E’ UNA TRUFFA

si tratta di una notizia vera

COMO: Non date soldi per l’acquisto di mezzi Croce Rossa Italiana

 

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Arriva dalla Cri di Como la nuova segnalazione di un tentativo di raggiro a persone di Como, anziane in particolar modo. In queste ore, infatti, alcuni sedicenti rappresentanti della Cri cittadina si presentano nelle abitazioni o in alcuni esercizi commerciali della città chiedendo fondi per l’acquisto di mezzi o attrezzatura della Croce rossa. Ma dalla stessa Cri cittadina, con nota arrivata ora in redazione, si precisa che è tutto falso:”Non date loro denaro in quanto non abbiamo attivato nulla di simile – è la precisazione -. Anzi, se qualcuno dovesse bussare alla porta con queste richieste, informate subito le forze dell’ordine. E’ chiaramente una truffa”.

 

FONTE: CiaoComo

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Truffa del “pacco”: compra online tablet e pc, ma non gli arriva nulla

Si tratta di una notizia vera prestate molta attenzione !!!

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Gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella serata di ieri hanno deferito in stato di libertà una 40enne di Verona, residente a Ravenna, perché responsabile del reato di truffa in danno di un 34enne di Avellino.

Il malcapitato aveva “acquistato” on-line un notebook ed un Tablet ad un prezzo apparentemente molto vantaggioso ma, come non di rado succede in questi casi, una volta versata la somma di denaro non riceveva, a distanza di diversi giorni, nessuno dei due hardware.

In seguito ad accertamenti effettuati i Poliziotti sono riusciti a risalire alla carta prepagata sulla quale era stato versato il denaro la cui titolare -26enne di Ravenna-, è stata denunciata in stato di libertà.

Fonte: Irpinianews

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Truffa da oltre duecentomila euro a danno di coppia di anziani, due arresti

Si tratta di una Notizia Vera!
Bisogna far attenzione !!
Raggirare gli anziani è una cosa vergognosa !

 

Hanno iniziato a spillare soldi a due anziani coniugi dopo averne carpito la fiducia svolgendo per loro alcuni lavoretti. Per questo motivo due uomini, un brasiliano di 41 anni e un marocchino di 46, sono stati arrestati dalla polizia per una truffa da oltre duecentomila euro. Cure mediche o aiuti ai parenti le scuse che di volta in volta inventavano per impietosire gli anziani e farsi consegnare il denaro. L’arresto è avvenuto in flagrante durante la consegna al brasiliano di una busta con all’interno 600 euro. I due sono accusati di circonvenzione di incapace.

 

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Promette facili guadagni ma è una truffa

Notizia Vera : Denunciato un ex agente assicurativo: aveva contattato molti clienti di un’agenzia

ORBETELLO. Tutto è partito dalla querela di un 39enne orbetellano che si è presentato alla stazione dei carabinieri per segnalare di essere stato contattato da un uomo che aveva detto di lavorare per una nota agenzia assicurativa e che, in cambio di un versamento di 530 euro, gli aveva promesso 2.200 euro in pochi giorni come riscossione di una polizza. Il querelante, insospettito dal facile guadagno, aveva contattato la sede centrale dell’agenzia e aveva scoperto che quell’uomo era sconosciuto all’agenzia e pertanto si era rivolto ai carabinieri. Il finto agente ha poi ricontattato la vittima per procedere alla riscossione della “rata” e si è ripresentato a casa sua. Nell’abitazione della vittima ad attenderlo c’erano però anche i carabinieri di Orbetello che sono intervenuti prima che il reato venisse perpetrato, hanno identificato il truffatore in un 31enne orbetellano e hanno proceduto a una perquisizione presso la sua abitazione.

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Lì hanno trovato e sequestrato varia  documentazione relativa ad altre vittime già truffate e potenziali vittime che saranno contattate e invitate a sporgere la relativa querela. L’abile truffatore ha scelto le sue vittime, di ogni età, tra la rosa dei clienti che aveva conosciuto quando era realmente dipendente di un’ agenzia assicurativa fino al 2010, utilizzando pertanto i dati di cui era venuto in possesso in ragione del suo lavoro. Il giovane è stato denunciato mentre continua l’attività d’indagine per individuare le ulteriori vittime e l’entità del danno arrecato alle stesse.

Chiunque in zona sia stato contattato da un sedicente agente assicurativo con la promessa di facili guadagni e sia cascato nella sua trappola è invitato a presentarsi presso la Compagnia di Orbetello.

Fonte: il tirreno

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La Bufala di Barilla e il suo grano ammuffito

Si tratta di una Bufala è una notizia priva di fondamento.

Tecnicamente sono Chain Letters (bufale volte a danneggiare aziende)
tale tipologia di bufala appartiene alla sottofamiglia delle Catene di Sant’Antonio.

Ritorna prepotentemente la catena o Bufala del grano ammuffito usato per la Pasta Barilla.

Dalle segnalazioni emerge che :

Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, è cominciata a circolare in rete una bufala inquietante, secondo cui Barilla, azienda ormai in mani americane, farebbe uso di grano contaminato da micotossine e si darebbe a orrende speculazioni sulla materia prima.

Si comincia con il marchio Barilla diventato americano (non vero), si prosegue con assurde teorie sulle micotossine e sul grano ammuffito, dimenticando che il grano dopo la raccolta viene stoccato e conservato in silos proprio per evitare che ammuffisca. Tanto che nel sistema di allerta alimentare europeo che raccoglie oltre 3000 recall ogni anno, raramente si incontrano segnalazioni sul grano ammuffito.

Poi c’è l’immagine dei contadini del Sud-Italia affamati perché non possono più vendere il loro grano: molto suggestiva, ma poco attendibile, visto che Barilla importa il 30% di materia prima dall’estero (in genere si tratta di grano di ottima qualità ricco di glutine, perché in Italia non ne produciamo a sufficienza).

Sulle micotossine è meglio non approfondire, perché è proprio il grano italiano che spesso ha dei problemi. In ogni caso, ci sono limiti dell’Ue (ridotti da qualche anno) validi per tutti i paesi, Italia compresa. Per finire c’è l’appello a boicottare Barilla e gli altri marchi di proprietà dell’azienda. Nella lista troviamo anche Motta  che notoriamente è di Nestlé

Nonostante ciò, la bufala smascherata si è sgonfiata solo in parte. Da qualche mese, la storiella del grano ammuffito circola di nuovo in forma virale come e-mail, all’interno di una catena di Sant’Antonio. A rendere l’operazione ancora più autorevole e verosimile, è la presenza nella mail della firma di un’esperta del settore,  la dottoressa Giuliana Icardi dell’Università del Piemonte Orientale.

Non si tratta di un nome inventato: Giuliana Icardi esiste davvero e insegna prioprio dove la mail la colloca. Peccato che non abbia nulla a che fare né con la lettera, né con l’intera vicenda. Giuliana Icardi un mese fa circa ha  sottoscritto e reso pubblico un comunicato che tutti possono leggere e scaricare dalla nuova pagina che Barilla ha appositamente aperto sul proprio sito. Speriamo che questo basti a tagliare per sempre le gambe a certe bugie.

segue il testo della bufala

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Meglio essere informati e fare scelte consapevoli.
BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile. L’UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in dei clima non adatti badando solo alla quantità, distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee. Per esportare pasta in USA (Canada) il grano deve avere un tasso di micotossine circa la metà rispetto a quello che la UE accetta per le importazioni di grano duro dagli stessi paesi, così succede che i prezzi internazionali del grano duro crollano. I commercianti italiani e i monopolisti internazionali acquistano al prezzo più basso possibile da contadini che hanno bisogno di soldi per pagare i debiti, per poi speculare quando tutto il grano è nei loro magazzini (ammuffito) gli stessi commercianti esportano il grano migliore italiano all’estero lucrandoci sul prezzo e importano grano ammuffito e radioattivo dall’estero per avvelenare il pane e la pasta venduti in Italia. Boicottare la Barilla è cosa saggia perché dobbiamo comprare solo pasta di grano duro coltivato in Italia e Biologico, senza micotossine, né pesticidi né OGM.
Barilla è presente anche con i seguenti marchi: Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello, Panem.
Dott.ssa Giuliana Icardi Universita’ del Piemonte Orientale –
Biblioteca DiGSPES “N. Bobbio”Via Cavour, 84 15121 Alessandria Italia

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Artista triestino muore e lascia tutto in eredità a Silvio Berlusconi

Si tratta di una notizia vera !!

Glauco Dimini è morto due anni fa, ma solo qualche giorno fa è stato scoperto il suo testamento. Non avendo figli, ha pensato di lasciare tutto al Cavaliere

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Ora manca solo l’ultimo passaggio: la consegna delle chiavi al nuovo prorpietario.

Glauco Dimini era un grande estimatore di Silvio Berlusconi. Lo ha sempre sostenuto nelle sue scelte, lo ammirava per tutto ciò che faceva e per omaggiarlo creava delle lettere illustrate che inviava direttamente alla residenza del Cav. Nel 2014, aveva anche firmato la petizione lanciata a favore della candidatura del Cavaliere alle europee. Ma due anni fa Glaudo è passato a vita migliore e non avendo figli a cui lasciare tutte le sue proprietà, ha deciso di affidare tutto ad una persona per lui molto importante: Silvio Berlusconi.

Il testamento è stato scoperto solo ora e i media locali stanno riportando la notizia. Al leader politico viene lasciato un appartamento di 90 mq immerso nel verde con tanto di vista mare e un magazzino-atelier che pare contenga ancora molte delle opere dello stesso Dimini. L’uomo, infatti, era un artista e nel suo “laboratorio” conservava dipinti, fotografie, schizzi, elaborazioni grafiche, novelle e persino filastrocche. Gluaco è ricordato dai suoi concittadini come una “persona a modo, molto gentile e sempre cordiale“.

Ora, i suoi amici saranno stupiti della scoperta del testamento, ma forse nemmeno più di tanto perché l’artista nutriva una profonda ammirazione per il Cav. Intanto i conoscenti di Glauco sperano di incontrare il leader politico e direttamente a lui consegneranno le chiavi del nuovo appartamento.

 

fonte: il giornale

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Scoperta una maxi truffa sui biglietti aerei, a organizzare tutto un senegalese..

L’uomo ha bidonato i propri connazionali vendendo loro dei falsi biglietti di andata e ritorno. A scoprire il tutto un’agenzia viaggi

 

Una maxi truffa che, al momento, ha visto finire nei guai almeno una ventina di cittadini senegalesi ma che rischia di aumentare a dismisura. Secondo quanto emerso, tra la numerosa comunità senegalese che vive a Rimini si era sparsa la voce che un loro connazionale, tale Mustapha, si prestava per fornire i bilietti aerei per tornare in patria. Un servizio di booking che aveva la sua “sede” presso un internet point di borgo Marina. Al costo di 475 euro, il senegalese offriva i biglietti di andata e ritorno ma, una volta arrivati in patria, per i viaggiatori è arrivata l’amara sorpresa. Solo il biglietto di andata era vero mentre, quello di ritorno, era semplicemente una prenotazione che poi veniva disdetta dal truffatore.

 

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A rimanere bloccati in Senegal sono una ventina di stranieri che risiedono a Rimini e che, adesso, dovranno sborsare una cifra esorbitante per tornare in Italia. A scoprire il tutto è stata un’agenzia viaggi di Rimini, l’Adriatour, che si è vista arrivare numerosi ex clienti che chiedevano spiegazioni sui biglietti acquistati dal connazionale. In un caso, addirittura, è risultato essere falso anche il ticket di andata. Il timore è che, nei prossimi giorni, possa salire sensibilmente il numero dei truffati.

Fonte: RiminiToday

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Treviolo, torna la truffa dello specchietto: “Lanciano un sasso e poi…”

Si tratta di una notizia vera

Sul gruppo “Life in Treviolo” la brutta esperienza raccontata da un’utente: “Con la vecchia tecnica del sasso lanciato iniziano a seguire il malcapitato facendo abbaglianti e suonando il clacson insistentemente”.

 

Torna l’allarme (o forse non se n’è mai andato?) per la truffa dello specchietto in provincia di Bergamo: l’ultimo episodio segnalato arriva da Treviolo dove, nella giornata di giovedì 10 marzo, una ragazza è stata vittima di un tentato raggiro.

 

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E’ stata lei stessa a descrivere lo spiacevole episodio su Facebook, nella pagina “Life in Treviolo”, spiegando nei dettagli la tecnica utilizzata dai malviventi: “Volevo segnalare che in via Galetti – scrive – parcheggiata con le 4 frecce c’era un’autovettura grigia che con la vecchia tecnica del sasso lanciato inizia a seguire il malcapitato (io) facendo abbaglianti e suonando il clacson insistentemente...Per chi non lo sapesse usano questa tecnica del sasso o qualcosa del genere facendo credere a chi è di passaggio di avergli rotto lo specchietto facendosi lasciare dei soldi per il danno”.

“Ora io sono una donna sola in auto – continua – e consiglio a tutti e soprattutto alle donne di fare come ho fatto io. Non mi sono fermata subito…sarò passata per una delinquente per tutto il paese dati gli insistenti strombazzamenti di questo che mi inseguiva ma ho iniziato a girare a vuoto chiamando mio papà che nel frattempo è uscito da casa sua e mi sono fermata solo quando sono arrivata lì. Sono scesa dall’auto, ho controllato e ovviamente non aveva un graffio. Loro fortunatamente hanno ceduto e hanno cambiato strada prima che mi fermassi. Se dovessero invece raggiungervi, mentre scendete dall’auto spalmeranno una gomma nera sul vostro veicolo dicendo che è segno evidente di quanto affermano. Lo so per certo dato che lo scorso anno è successo a mio marito”.

Una volta svelato il mistero e con la minaccia di chiamare i carabinieri se ne sono andati anche quella volta. State attente soprattutto voi donne – conclude – Con quello che si sente in giro fermatevi solo quando siete sicure che ci sia qualcuno a sostenervi”.

Fonte : BergamoNews

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Componenti d’auto a prezzi stracciati ​su Subito.it, era una truffa: 3 denunce

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TORREBELVICINO – Nell’opera di contrasto delle truffe sul web i carabinieri della compagnia di Schio in collaborazione investigativa con la polizia di Stato di Guidonia hanno denunciato in stato di libertà tre persone, pregiudicate per truffa, conviventi in un appartamento di Torrebelvicino: L.C., una 39enne di Bari; F.F. un 30enne di Taranto e V.F. un 42enne di Taranto, ospite dei primi due. Nel confronti del terzetto carabinieri e polizia hanno acquisito precisi, gravi e concordanti indizi di colpevolezza per concorso in truffa.

Gli indagati, esperti d’informatica, utilizzando per circa 6 mesi il sito “subito.it” hanno simulato svariate vendite con oggetto cerchioni per autovetture Bmw, motori per Alfa 166 e parafanghi per Lancia Delta, percependo indebitamente la somma di 13mila euro. Nelle perquisizioni domiciliari nella casa di Torrebelvicino i militari del capitano Vincenzo Gardin hanno sequestrato moltissimi documenti postali e bancari, postpay e schede telefoniche utilizzate per realizzare le truffe. È stato sequestrato anche un computer con all’interno le immagini utilizzate dal terzetto per ingannare utenti da tutta Italia.

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Fonte: Il Gazzettino

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Sala Consilina: fermato un 25enne siciliano per la truffa dello specchietto

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Nella giornata di giovedì a conclusione di una celere ed approfondita attività di indagine, i militari della stazione di Sala Consilina, coordinati dal Comando Compagnia, hanno dato un volto ed un nome all’autore di due truffe, avvenute simulando un sinistro stradale con la rottura dello specchietto retrovisore dell’auto. I due casi si sono verificati nei giorni scorsi a Sassano ai danni di un’anziana suora ed a Sala Consilina ai danni di un pensionato. Nell’occasione, il giovane di 25 anni, proveniente dalla Sicilia e già noto alle forze dell’ordine, si è fatto consegnare la somma complessiva in contanti di 330 euro. Ora risponderà del reato di truffa.

 

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Fonte: Salernonotizie

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